Giuseppe Malaspina - La Biografia
Giuseppe Malaspina, nato a Genova il 28 maggio 1910, è stato un atleta italiano di grande talento, particolarmente noto per le sue abilità nella marcia. Nel 1930, a soli vent’anni, fu chiamato a prestare servizio militare nel Battaglione S. Marco, di stanza a Zara. Durante questo periodo, per puro diletto, si avvicinò alla marcia, passione che lo portò, l’anno successivo, a ottenere la sua prima vittoria nel Campionato delle Forze Armate Italiane.
Nel 1932, sotto la guida dell’allenatore Andreotti, originario di La Spezia, Malaspina partecipò a numerose competizioni. Andreotti, riconoscendo il talento del giovane atleta, lo incoraggiò a proseguire in questo sport, con risultati straordinari. Infatti, nel 1933, Malaspina collezionò numerose vittorie nella categoria Allievi, dimostrando di essere una promessa della marcia.
Nel 1934, fu promosso direttamente dalla Seconda alla Prima Categoria, un passaggio significativo che avveniva esclusivamente per merito. Sebbene non abbia ottenuto vittorie clamorose, riuscì comunque a distinguersi a livello nazionale, classificandosi quarto nel Campionato Italiano di marcia sui 50 km.
Nel 1935, Malaspina fu nuovamente richiamato alle armi, limitando la sua partecipazione alle gare. Tuttavia, riuscì a prendere parte al Primo Campionato Italiano sui 25 km a Milano. L’anno seguente, nonostante fosse ancora sotto servizio militare, ottenne dei permessi speciali per gareggiare, anche se non riuscì a raggiungere risultati di rilievo. Il 1937, invece, fu caratterizzato da una serie di ottimi piazzamenti e vittorie, tra cui un secondo posto nel Campionato Italiano di Fondo.
Il 1938 fu un anno di grande successo per Malaspina. Vinse la Coppa Acquisti, inclusa nel Giro di Roma, e si laureò Campione Italiano di Marcia a Squadre sui 30 km, con un tempo di 3h 17’30”. Inoltre, conquistò anche il Campionato Italiano di Fondo.
Nel 1939, Malaspina partecipò a un incontro a squadre contro la Germania, ma la gara non portò i risultati sperati. Nonostante ciò, vinse il Campionato Italiano a Squadre e la 30 km del Campionato Italiano di Fondo Milano-Corbetta, stabilendo un record di 2h 26’6”.
Nel 1940, Malaspina fu selezionato per far parte della Nazionale Italiana, che avrebbe dovuto partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. Tuttavia, l’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale impedì la realizzazione dei Giochi. Nonostante ciò, Malaspina si riconfermò vincitore del Campionato Italiano di Fondo.
Il 1941 fu un altro anno ricco di soddisfazioni per Malaspina. Ottenne numerosi piazzamenti di rilievo e vinse il Campionato Italiano a Squadre, il titolo di Campione Italiano della 50 km di marcia individuale a Milano con un tempo di 4h 42’41”, e quello di Campione Italiano della 25 km di marcia individuale con un tempo di 2h 08’07”. Inoltre, si classificò secondo nella graduatoria mondiale sulla distanza di 50 km, nella gara Padova-Monselice, con un tempo di 4h 30’.
Nel 1942, Malaspina continuò a vincere numerosi titoli, tra cui il Campionato Italiano a Squadre, il Campionato Italiano sui 25 km su pista, con un tempo di 2h 13’05”, e il Campionato Italiano di Fondo.
Anche il 1943 fu un anno di eccellenti risultati. Replicò le vittorie dell’anno precedente, trionfando nel Campionato Italiano sui 25 km su pista, nel Campionato Italiano a Squadre e nel Campionato Italiano di Fondo.
A causa degli eventi bellici, nel 1944, Malaspina poté partecipare solo a gare regionali, nelle quali si distinse comunque con successo. L’anno successivo, però, fu costretto a interrompere l’attività agonistica a causa di una ferita al piede e alla caviglia destra, riportata durante un conflitto.
Dopo la fine della guerra, nel 1946, nonostante la mutilazione subita, Malaspina tornò alle competizioni, dimostrando ancora una volta la sua straordinaria tenacia, vincendo numerose gare.
Nel 1948, Malaspina riuscì a partecipare alla gara Preolimpica per le qualificazioni alle Olimpiadi di Londra, classificandosi terzo. Tuttavia, a causa della sua età, vennero scelti atleti più giovani per rappresentare l’Italia, e il suo sogno olimpico svanì di nuovo.
Nel 1949, continuò a gareggiare, ma la mutilazione limitò le sue prestazioni. Nonostante ciò, riuscì a ottenere una vittoria significativa nella 25 km del Giro di Como, che segnò la fine della sua carriera agonistica a livello nazionale.
Malaspina partecipò a circa 50 gare fino al 1952, anno in cui si ritirò definitivamente dalle competizioni. Già dal 1951, però, aveva iniziato una nuova carriera come allenatore federale, scopriendo e allenando talenti come i fratelli Abdon e Giovanni Pamich (Abdon vinse la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Roma del 1960 nella marcia 50 km, la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964, oltre a due titoli europei e 40 titoli italiani), Antonio De Gaetano, Sergio Cignoli, Pietro Cambiaso, e molti altri.
Il 2 giugno 1979, a Roma, Giuseppe Malaspina fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti sportivi dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Giuseppe Malaspina morì a Genova il 28 marzo 1982, all’età di settantadue anni. Di lui, Pierluigi Villa scrisse in una lettera, elogiando il suo stile e le sue tecniche, che sono stati presi come esempio nei manuali della specialità della marcia. Dal 2013, la sua città natale, Genova, ospita il Memorial Giuseppe Malaspina in suo onore.
Palmarès di Giuseppe Malaspina
Durante la sua carriera, Giuseppe Malaspina ha partecipato a 200 gare, conquistando 50 primi posti e 70 secondi posti. Tra i suoi primati personali, si segnalano i tempi di 22’53” sui 5 km, 47’16” sui 10 km, 1h16’ sui 15 km, 2h10’ sui 25 km su pista e 4h30’ sui 50 km su strada.
Ha indossato la maglia azzurra innumerevoli volte e ha vinto 15 titoli italiani, sia a squadre che individuali. Ancora oggi, Giuseppe Malaspina è considerato uno dei più grandi interpreti della marcia italiana.