CORRIERE MERCANTILE
Data: 20-06-2014
Non arrivò alle Olimpiadi ma scoprì Abdon Pamich
Giuseppe Malaspina, a cui sono ora intitolati i giardini di via Monterone, è stato uno dei più grandi marciatori italiani tra gli anni '30 e '50, allenatore e scopritore dell'olimpionico Abdon Pamich (nella foto con Pamich alle Olimpiadi del 1938, '40 e '48, alle quali non gareggiò per vicissitudini dalla guerra all'età, fino al ritiro per esercitare). Ma non si è mai arreso, forse il suo motto era mettere sempre in fondo per arrivare al traguardo, come la tenacia che ha fatto germire, per l'intitolazione dei giardini, ha definito «Molto più di un allenatore: uno psicologo dello sport ante litteram».
L'idea di intitolare questi giardini al genovese Malaspina, scomparso nel 1982, è venuta al nipote, Stefano. «Volevo che Genova si ricordasse di lui» dice: «e mi sono venuti in mente questi giardini dove portava mia figlia a giocare quando io ero piccolo. Mi è stata anche l'occasione per riportare l'attenzione sul marciatore italiano per eccellenza, che in Liguria ha sempre eccelso e che ultimamente ha avuto scarsità di risultati sia sotto il profilo educativo sia sotto l'intento che volevo essere sia uno sport portato dalle nuove leve sia un portale sulla marcia in Liguria».
Vittorio Ottonello, che lo ha avuto come allenatore - Malaspina era un grande educatore. Aveva la capacità di trasmettere la passione verso i veri valori dello sport. Un esempio di quegli, giustizia e tenacia anche per i figli. «Mio padre» - rammenta il figlio maggiore, Osvaldo - «mi sono avvicinato alla marcia, senza grandi risultati mi diceva sempre: "Se il tuo allenatore deve essere molto bravo a portarti ai risultati praticando gli esercizi"».
Alla cerimonia di intitolazione era presente anche l'assessore comunale con delega allo sport e allo spazio, Elena Fiorini: «Quando si sceglie di dare un nome ad una sede, piazza, un giardino - ha affermato - si cerca un nome che abbia un significato per dare un esempio alle comunità ai valori che queste persone hanno rappresentato. È Giuseppe Malaspina è uno di questi».